“Lasciate che i bambini vengano a me” Mc.10.13,16.

Da qualche anno alcuni membri della nostra fraternità sono impegnati nell’insegnamento del catechismo, in preparazione al sacramento della Comunione e alla Cresima, nonché nell’insegnamento della Religione nella scuola primaria dei paesi di Rovio, Arogno e Melano. Un importante sostegno e collaborazione ai preposti parroci: don Waldemar e don Dario.
Abbiamo voluto dare voce a questi fratelli e sorelle impegnati direttamente in questo servizio intervistandoli, per cercare di raccontarvi il cuore di questa loro esperienza.

Qual’è secondo te un bisogno fondamentale per questi ragazzini?

Sor Maria Pia
Sicuramente hanno bisogno di essere aiutati a scoprire la vita interiore con la sua bellezza e le sue esigenze. Ma soprattutto di essere ascoltati e di risolvere i dubbi e le confusioni tipiche del nostro tempo e della loro età, ormai alle porte dell’adolescenza.
Sor Carmela
È quello di far comprendere ai ragazzi adolescenti che si preparano al sacramento della confermazione che il Signore viene incontro a tutti, anche nelle situazioni che ci sembrano più difficili e più banali.
Fra Raffaele
Visto che oggi è messa seriamente in discussione, penso che il bisogno fondamentale per questi bambini sia proprio incontrare la verità: Gesù!
Sor Lucia
Semplicemente Gesù.
Sor Marianna
I bambini sono il nostro futuro: hanno bisogno di figure educative che siano sempre presenti, prima di tutto in famiglia e poi nelle varie realtà sociali, e che sappiano tirare fuori da loro la ricchezza che hanno dentro, stimando le loro personalità, coltivando le loro capacità e insegnando loro ad essere veri, onesti e amanti del bene.

Cosa doni del nostro carisma in questo servizio?

Sor Maria Pia
Innanzitutto l’accoglienza: per annunciare Dio-Amore e la bellezza della fraternità. Ho deciso di dare loro accoglienza e tanto ascolto, perché le nozioni ascoltate in un solo anno di catechismo le dimenticheranno quasi tutte, ma la sensazione di essere in un posto dove sei al sicuro e amato resta.
Sor Carmela
Cerco di aiutarli con la preghiera, portando esempi concreti e testimonianza di giovani che hanno orientato la loro vita nella direzione giusta del “soffio dello Spirito Santo”.
Fra Raffaele
Dono la gioia francescana attraverso il dono dell’accoglienza.
Sor Lucia
Preghiere, accoglienza e vita fraterna. I tre pilastri fondamentali in ogni famiglia cristiana.
Sor Marianna
L’accoglienza: nel contesto scolastico si traduce nel trasmettere loro l’importanza del rispetto di ogni persona nella sua diversità, nella sollecitazione all’ascolto reciproco e, perché no, nel chiedere loro di cercare di fare felici chi gli vive accanto anche attraverso il dono di un semplice sorriso.

Un aggettivo che esprima la tua esperienza con loro? Perché?

Sor Maria Pia
Esperienza missionaria, perché i bambini vengono da un nuovo paganesimo incentrato sulla natura e non conoscono Dio né tantomeno le preghiere, neanche le più comuni.
Sor Carmela
Concretezza, perché cerco di usare un linguaggio “non sacrale” ma feriale. Evitando così la scollatura tra il parlare di religione e il parlare di problemi vitali, esistenziali.
Fra Raffaele
Meravigliosamente arricchente per la loro spontaneità.
Sor Lucia
Gioia e fiducia. Gioia perché i bambini stessi sono gioia e te la trasmettono nell’incontro con loro. Fiducia che porteranno a casa quello che loro stessi hanno ricevuto.
Sor Marianna
Semplicità: i bambini sono liberi, creativi e direi intuitivi perché si accorgono di tante cose, percepiscono subito la sofferenza di un altro e in più si fidano tanto degli adulti, di quello che dicono e che fanno, per questo noi “grandi” abbiamo la responsabilità di non tradire la loro innocenza e semplicità.

Cosa ti porti a casa dopo averli incontrati?

Sor Maria Pia
La gioia dello Spirito Santo che mi attraversa per arrivare a loro e il cuore pieno del loro affetto e della loro gratitudine.
Sor Carmela
Mi rendo conto che cominciano a comprendere la serietà e la bellezza di essere uomo e cristiano. Comunque che hanno bisogno di “credere” e di avere fiducia in loro stessi, per poi averla negli altri.
Fra Raffaele
Quella gioia per avergli fatto conoscere Gesù ogni giorno di più.
Sor Lucia
Porto a casa Gesù.
Sor Marianna
Ogni volta che torno da scuola porto con me quello che hanno condiviso, sorrisi, scherzi, gioie e a volte anche sofferenze, chiedendo al Signore di proteggerli e di far trovare sempre sulla loro strada persone che gli insegnino a vivere bene e a diventare prima di tutto persone buone e oneste, e poi che anche loro possano conoscere, prima o poi, l’unico vero Bene: Gesù.

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